Shock anafilattico dopo essersi lavata i denti, ragazzina muore a 11 anni
- Salvatore Tripodi
- 19/04/2019
- Educazionale
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Notizia apparsa sulla stampa in data odierna.
Riporto quella del @Corriere della sera:
Il nuovo dentifricio, prescritto per rafforzare lo smalto, conteneva una proteina del latte al quale la bambina era gravemente allergica dall’età di un anno
di Cristina Marrone
Una bambina californiana di 11 anni è morta dopo essersi lavata i denti a causa di una gravissima reazione allergica al dentifricio. Denise Saldate soffriva di allergia ai latticini ed è entrata in choc anafilattico a causa di una proteina del latte contenuta nel dentifricio che le era stato appena prescritto per rafforzare lo smalto dei denti. La madre della piccola ha spiegato ai media locali di aver trascorso una vita a leggere le etichette degli alimenti , compresi i dentifrici, senza però mai trovare il latte fra le sostanze contenute nelle paste per i denti: «Questa volta non ho guardato l’etichetta, mi sentivo tranquilla» ha raccontato disperata ai media locali
La reazione allergica
A Denise fu diagnosticata una grave allergia al latte all’età di un anno. La sera del 4 aprile scorso, dopo essere stata dal dentista, è andata in bagno con la sorella di 15 anni per lavarsi i denti. Ma non appena ha messo in bocca il dentifricio le labbra hanno cominciato a gonfiarsi e a diventare blu. La ragazzina è corsa dalla madre urlando e piangendo: «Ho una reazione allergica», e poi ha perso i sensi. Non sono serviti neppure l’inalatore per l’asma e l’iniezione di adrenalina che Denise portava sempre con se. I soccorsi sono arrivati rapidamente, la ragazza è stata sottoposta a massaggio cardiaco, ma è morta due giorni dopo in ospedale.
Una proteina del latte nel dentifricio
Il dentifricio, si sono resi conto i genitori in seguito, conteneva anche una proteina derivante dal latte di mucca. La mamma di Denise era un’assidua collaboratrice della mensa scolastica dove si recava spesso per preparare i pasti alla figlia, in modo da poter essere certa che non ci fossero contaminazioni. Ora la donna, con il resto della famiglia, ha deciso di rendere nota la storia per invitare gli altri genitori a stare attenti: «Non consideratevi mai troppo cauti o pignoli, se i vostri figli soffrono si allergie gravi, non tralasciate mai nulla».
Anche quest’ultima notizia conferma quanto sia importante che i pazienti/genitori conoscano il livello di gravità dell’allergia con cui quotidianamente si debbono confrontare per poter evitare i possibili rischi.
Inoltre in casi così severi è fondamentale avviare un percorso di desensibilizzazione, che, seppur magari non consente di assumere una razione normale dell’alimento, almeno evita i rischi di reazioni gravi e, a volte fatali, con piccolissime quantità se non addirittura tracce , come nel caso su riportato.